mercoledì 3 marzo 2010

Presente Indicativo


Senza menarla troppo per le lunghe, è uscito un altro mio racconto nell’antologia Presente indicativo di “Ad est dell’equatore”. Il libro rientra in un progetto più ampio giunto ormai alla quinta edizione, a cura di Mario Gelardi, che si propone di coniugare assieme il linguaggio della letteratura e quello del teatro. 20 scrittori per 20 racconti incentrati su tematiche contemporanee, da cui dovrebbero essere tratti 20 monologhi teatrali scritti dagli stessi autori. Dico dovrebbero perché in realtà la maggior parte dei racconti è stata pubblicata già in forma di monologo, rendendo l’antologia un po’ di racconti, un po’ di monologhi, e in definitiva un po’ anarchica. Spero che la cosa stuzzichi il lettore senza infastidirlo.

Personalmente ho preferito presentare due lavori differenti, in parte perché sono un purista snob della narrativa e tendo sempre a irrigidirmi di fronte a contaminazioni troppo evidenti, ma soprattutto perché il mio testo è nato direttamente come racconto, è come tale aveva bisogno di essere espresso su carta. Per quanto riguarda quei testi nati direttamente come monologhi, stesso discorso: sarebbe stata una forzatura trasformarli in racconti, e molti avrebbero perso la loro bellezza intrinseca (vedi il Pingitore che scrive in versi deliziosi).

Lo spettacolo teatrale collegato al libro si terrà al teatro Elicantropo di Napoli, dal 4 al 14 marzo, alle 21.00; saranno messi in scena i monologhi raggruppando 4-5 autori per volta. Il mio in particolare ci sarà 10 e 11 marzo. Sulla bontà dello spettacolo non so dirvi nulla, perché noi autori non abbiamo assistito a prove e quant’altro, ma posso rassicurarvi sul talento di Gelardi e di Miale di Mauro; del regista che si occuperà del mio testo invece non ho mai visto nulla (ne ho visto lui), però sono fiducioso fino a prova contraria.

Vi lascio con la presentazione del mio monologo estrapolata direttamente dalla locandina

AL POLICLINICO
Un ragazzo con una spiccata ostilità verso gli ospedali subisce un insignificante danno fisico a causa di un curioso incidente. Viene convinto da un gruppo di laureandi in medicina a effettuare un controllo al policlinico, e lì ha inizio la sua grottesca epopea.