lunedì 3 novembre 2008

Toilet 14, ci sono anch'io


Ho atteso l'uscita per annunciarlo (il numero di questo mese non voleva proprio essere partorito): nel numero 14 di toilet è stato selezionato un mio racconto breve ( molto breve), che sarà lieto di farsi leggere da chi dovrà espletare bisogni organici davvero istantanei.
Che dire, sono sinceramente soddisfatto, perchè l'idea di pubblicare per questa rivista mi stuzziva già da un pò, e, quando ho ricevuto la loro e-mail, per poco non mi commuovevo (ma ho resistito fino all'ultimo, fingendo di possedere ancora un briciolo di dignità). Per un piccolo autore/lavoratore come me, queste piccole pubblicazioni sono boccate d'ossigeno puro, utili a tenerti in piedi, durante un percorso che, visto in prospettiva, sembra interminabile.

lunedì 15 settembre 2008

Il giorno più lungo


È così che ci si sente oggi, tra noi ammiratori di D.F.Wallace, dopo che nel bel mezzo di ieri pomeriggio, siamo stati scossi da un breve trafiletto apparso sui siti internet, le cui dimensioni mal si addicevano alla tragicità della notizia. Eravamo insoddisfatti, certo. Quelle poche parole, mal messe assieme, non avrebbero potuto convincerci che Wallace avesse davvero stretto una corda attorno al collo, dimostrandoci come fosse facile distruggere, con un gesto irrisorio, una delle menti più luminose dell’ultimo secolo, a cui la nostra devozione aveva fatto credere essere intrisa di immortalità divina.
Abbiamo dovuto affrontare un giorno di sospensione e angoscia, prima di poter leggere in articoli dettagliati della Repubblica e del Corriere della sera, che tutto era vero. D.F.Wallace è morto. Anzi, si è ucciso a 46 anni, impiccandosi. Un gesto che, per rabbia, ancora non riesco a perdonargli. Neanche leggerlo sul giornale mi ha fatto sembrare la notizia verosimile. Ho dovuto attaccare gli articoli sulla parete, con lo scotch, per poterli tenere in vista tutta la giornata, mentre studiavo, mangiavo, rimettevo in ordine. Alla fine ho capito.

Autore di qualsiasi cosa, dai suoi libri alle liste della spesa compilate per andare al mercato sotto casa – mi piace immaginarle ricche di particolari assolutamente insignificanti e stupendi -, lascia un vuoto incolmabile in chiunque si sia scontrato con la sua prosa. Sì, “scontrato” è proprio la parola giusta. Perché niente assomiglia al modo di scrivere di D.F.Wallace, primo autore a creare un connubio formidabile tra linguaggio letterario e matematico – tipo “il diavolo e l’acqua santa” -, che mai si sarebbe immaginato così fruttuoso. I suoi periodi chilometrici sono intrisi di un’ossessione folle verso i particolari, a cui dedica ogni doverosa attenzione, fino a farli risplendere di significato indotto. Genio, oltre che scrittore, insomma.

La cosa che mi ha fatto più male oggi, è stato leggere articoli scritti da giornalisti che, palesemente, non si sono mai accostati alle sue opere, ma hanno preferito mettere su elogi memorabili tratti direttamente da wikipedia – in particolar modo la definizione di massimalista in contrapposizione con quella minimalista appioppata per l’ennesima volta a Carver. Sarei curioso di vedere Wallace alle prese con questi articoli, e magari venir fuori come il cadavere africano di Hemingway, gridando, “ehi, non sono ancora morto!”.
Adesso in molti, quei poveretti che ancora non lo conoscevano, si immergeranno con spirito di venerazione nella sua opera, e questo mi fa piacere. La letteratura, la grande letteratura, ha il merito di rendere i suoi fautori immortali. Ma per adesso, questo pensiero non riesce proprio a consolarmi.

sabato 13 settembre 2008

Leggi imbarazzanti


Nessuna polemica, solo un dubbio atroce che mi tormenta:
adesso che è stata approvata la nuova legge sulla prostituzione, la ministra Carfagna verrà arrestata?

Forse non ci aveva pensato...

giovedì 11 settembre 2008

Che noiosità!




Domani esame di macroeconomia. Tra un settimana esame di psicologia degli atteggiamenti.
...
giuro che appena ho finito scrivo un post, in questo blog dimenticato da Dio.

mercoledì 4 giugno 2008

Segnalazione articolo

Segnalo anche questa piccola recensione, apparsa di recente su internet. (che capata, ci sta l'inizio del mio racconto!)

http://quotecrossing.splinder.com/

domenica 11 maggio 2008

Articolo su "La Repubblica"


Uè ragà, grande successo. In questi giorni son0 usciti articoli molto positivi riguardo al libro, sia su Repubblica che sul Corriere. Ringrazio pubblicamente gli autori, Marco Lombardi e Alessandra Amitrano, che ci hanno trattato con un riguardo che va ben al di là dei nostri meriti. Per adesso posto solo quello apparso su Repubblica, in attesa che anche l'atro arrivi nella versione on-line.


Pubblicare libri la scommessa di Ciro e Marco

Repubblica — 09 maggio 2008 pagina 22 sezione: NAPOLI


"Tutta colpa di Dio" (120 pagine, 8.90 euro) e "Airbag" (136 pagine, 8.90 euro) sono i primi titoli della casa editrice "ad est dell' equatore", ovvero l' entusiasmante scommessa di Ciro e Marco Marino. 23 e 28 anni, orgogliosamente da Ponticelli, il desiderio di pubblicare libri senza chiedere soldi, solo l' ideale sottoscrizione della comune passione per una letteratura che affronti la realtà con rigore e ironia. Il primo volume raccoglie racconti di Riccardo Brun, Maurizio de Giovanni, Peppe Lanzetta, Luca Maiolino, Ciro Marino, Angelo Putrella e Andrea Santojanni con la prefazione di Massimo Smith, direttore editoriale di "a est dell' equatore". Il secondo è un romanzo di Gianni Solla, blogger partenopeo piuttosto noto e autore di una storia che illustra certe teorie della percezione, da McLuhan al cyberpunk, con un protagonista disturbatissimo a cui capita di intercettare, nell' audio del televisore, le conversazioni telefoniche di altri strani personaggi, a cominciare da una donna obesa picchiata dal marito, continuando con paralitici, squillo di lusso, ballerini di tango e naziskin. Il finale è un tributo a quelle mappe emotive e cognitive sballate fornite da città e luoghi freddi, privi di una comunicazione autentica, oramai sostituita dagli spersonalizzanti imperativi del virtuale. Nei sette pezzi dedicati invece ad altrettanti vizi capitali, lo stile è più mosso, per la presenza di esordienti assoluti (Maiolino, talento da tenere d' occhio), semiesordienti (Marino), giovani discretamente affermati (Brun, Petrella, Santojanni), e senatori come de Giovanni e Lanzetta, quest' ultimo credo padre putativo di quasi tutti gli scrittori nostrani tra i venti e i trentacinque anni. Si passa dal pedofilo disegnato da Marino quasi come tributo all' ineluttabilità del modo di vivere in tale maniera la sessualità all' avaro tratteggiato con classica compostezza da de Giovanni; dall' iracondo di Brun a Franz il superbo firmato Lanzetta e all' omino - invidioso - del treno effigiato da Santojanni. Consiglio una sosta più meditata dalle parti del goloso, opera di un Maiolino in vena perfino sentimentale rispetto alla cattiveria dei colleghi, e dell' accidioso, il tipo umano a cui Petrella dona una vis comica a tratti perfetta, modellandola su sé medesimo, scrittore alle prese con altri scrittori: scioperati, casinisti, affannati, arrapati, mediamente. Una commedia umana bonsai che, forse, riassume la creatività della casa editrice e dei suoi attuali eroi. - MARCO LOMBARDI


da




lunedì 28 aprile 2008

Che Peccato


Purtroppo dovrò smettere di fare l’ufficio stampa per ad est dell’equatore, come ho comunicato all’editore qualche giorno fa. L’illuminazione mi è venuta dopo una presentazione “organizzata” - per usare un eufemismo - a Portici e alla quale non si è presentato quasi nessuno. A quel punto ci siamo guardati tutti in faccia, trovandoci nella tipica situazione “Io pensavo che l’avessi fatto tu!”. Naturalmente, nessuno aveva fatto niente. Il fatto è che è mancata una basilare comunicazione interna, ma soprattutto mi sono reso conto che, anche per quanto riguarda la promozione di aventi, il lavoro da fare spettava a me. E qui ho immaginato come sarebbero stati i successivi mesi di lavoro, con le presentazioni da organizzare, i comunicati stampa, le persone con cui parlare, e io che nel frattempo ero costretto a stare in un’altra città a finire sei esami in due mese, col la tesi da preparare e il libro da finire. Insomma, è entrato in gioco il mio senso di responsabilità: non sarei mai riuscito ad occuparmi decentemente dell’ufficio stampa e in più avrei messo in seria difficoltà l’editore, che sarebbe stato costretto a richiamarmi. Perciò preferisco tirarmi fuori da una situazione che potrebbe rendere tesi i rapporti interni, oltre a dare di me una pessima immagine professionale. Se si accetta un lavoro, tanto vale farlo bene, altrimenti si deve saper mollare. Meglio lasciare spazio a qualcun altro, con maggiore esperienza e tempo libero.

Saluti e a presto, w ad est dell’equatore!

lunedì 31 marzo 2008

Una serata da dio


Sabato 29 Marzo è avvenuto il mio esordio letterario, con la presentazione a Galassia Gutenberg dell'antologia tutta colpa di dio, in cui è presente un mio racconto. La serata è andata bene al di là di ogni previsione. Innanzitutto la sala era strapiena e non per via di parenti e amici, che sono rimastri quasi tutti fuori (visto che lo spazio non bastava!). I libri sono andati a ruba e il progetto ha riscosso moltissimo successo, soprattutto tra gli addetti ai lavori. Questa cosa della casa editrice non a pagamento ( a Napoli!) ha lasciato tutti con un palmo di naso. Ho conosciuto Diego de Silva e ho stretto la mano a Wu ming3! Ci hanno fatto mille complimenti. La presentazione vera e propria, poi, è stata brillante: le risate e gli applausi si sentivano a parecchia distanza dalla sala (soprattutto durante la lettura del racconto di Angelo Petrella, quel cazzo di fantastico scrittore). Maurizio de Giovanni, scrittore ed uomo infinito (non riesco a trovare un aggettivo migliore), mi ha onorato leggendo un estratto dal mio racconto, e io per poco non svenivo. Dopodiché è arrivato il mio momento di parlare: mi ero preparato un discorso magnifico e pienamente significativo che, non appena entrato in funzione il microfono, è subito emigrato in una regione lontanissima della mia mente, lasciandomi lì a sparare cazzate. Ero talmente nervoso che a un certo punto, per fare il tipo sciolto, ho fatto il gesto di puntare il gomito sul tavolino, ma l'ho mancato clamorosamente! Figura di merda assicurata...(spero che nessuno se ne sia accorto ; ) )

Tutta colpa di dio



La casa editrice ad est dell’equatore, distribuita su tutto il territorio nazionale, esordisce con il titolo tutta colpa di dio. Un’antologia che racconta i 7 peccati capitali, prendendo in prestito le voci di sei autori tra i più affermati della letteratura contemporanea napoletana e un esordiente. Con questo libro i due giovani editori, Marco e Ciro Marino, pongono le basi di un progetto ambizioso: costruire una delle poche case editrici napoletane non a pagamento. Riccardo Brun, Maurizio de Giovanni, Peppe Lanzetta, Luca Maiolino, Angelo Petrella, Andrea Santojanni e Massimo Smith (che ha curato editing e introduzione) hanno aderito con entusiasmo al progetto, regalando i loro racconti e la loro collaborazione.Ad est dell’equatore, in partnership con Marcos y Marcos, sarà presente con un proprio stand a Galassia Gutenberg, dove il 29 marzo alle 19.30 verrà presentato tutta colpa di dio. Sarà inoltre possibile acquistare in anteprima airbag di Gianni Solla, nostra seconda uscita. Alla presentazione interverranno gli autori.

mercoledì 5 marzo 2008

Il mio nuovo maestro


Guardate quest’ uomo. Visto così sembrerebbe mansueto, tenero, persino coccolonemorbidoso. Ah ah! Che grossolano errore di valutazione. Certo, voi lo vedete così, ripreso in questa foto, subito dopo aver terminato un’intensiva sessione autoerotica. La prima volta che l’ho visto io, invece, eravamo io, Ciro Marino, Gianni Solla, e Angelo Petrella, a casa Petrella appunto. L’editore mi stava appena informando che avrei gestito io l’ufficio stampa, perché sentiva di nutrire una grande stima verso di me. Gianni Solla stava avanzando il sospetto che sotto questa motivazione di facciata si nascondesse il fatto che nessun altro “è strunz come Luca Maiolino, visto che lo fa gratis”. Comunque sia, a un certo punto, la porta si spalanca con un botto, tutti saltiamo dalle sedie e Riccardo Brun fa la sua entrata in scena impennando sulla sua vespa, che poi (dopo aver lasciato una sgommata di tre metri sul pavimento) parcheggia tranquillamente dentro casa, attaccandola con la catena al portasciugamani del bagno. A quel punto Ciro Marino mi indica questo oscuro soggetto e mi fa: “questo qui sarà il tuo maestro”.
Ora, perché voi capiate del tutto ciò che ho appena detto dovreste:
A) Aver letto il racconto di Petrella, pubblicato in “tutta colpa di dio”.
Oppure
B) sperare che un’anima pia (che sarei necessariamente io) vi contestualizzi il tutto sinteticamente.

Eh, eh, sì cazz’ ca’ vo’ spieg’. No, scherzi a parte, mi rompo proprio le palle. Comunque Riccardo è troppo bravo, è simpatico, un grande professionista e poi è frisck: per cui se non si dimostrerà in grado di insegnarmi a fare l’ufficio stampa, per lo meno mi farà vedere come acchiappare qualche femmina, che ce n’è sempre bisogno. Tra l’altro, mi ha pure cazziato, perché dice che non scrivo mai qua sopra. Ha preteso, come unico utente del mio blog, di ricevere un servizio. Io mi sono subito commosso, ma poi ho riflettuto e gli ho risposto che secondo me nessuno sente la mancanza dei miei post. Lui ha convenuto con me, poi mi ha dato una capata in bocca e se n’è andato lasciandomi lungo sul marciapiede. Così, senza motivo.
La mia avventura è cominciata!