sabato 20 febbraio 2010

Ricettario di Scrittura Creativa


Segnalo questo libro dal titolo un po’ inquietante, ma dal contenuto interessante, perché è un manuale diverso da quelli che circolano in genere sugli scaffali delle librerie. In questo senso, la parola “Ricettario” aiuta a esplicarne il filo tematico. Qui non troverete riferimenti teorici alla struttura della storia, o dei personaggi, oppure consigli su come crearsi un metodo di lavoro efficace.
Quello che avete tra le mani è un ricettario dannatamente pratico (e decisamente ludico), che lavora non sulla visione d’insieme ma sui singoli tasselli, consigliando e accompagnando lo scrittore nella stesura materiale della sezione di testo che si appresta a sviluppare.
Ad esempio. Se vi viene voglia di fare un racconto in forma di diario, troverete il capitolo “Scritture dell’intimità”, dove il genere viene sezionato nelle sue sottocategorie, e ognuna di queste viene esplicata tramite brani di narratori illustri. Seguono poi domande e osservazioni degli autori, che vi consigliano da quali elementi partire per costruire un testo di quel tipo.
Personalmente, mi è tornato utile quando mi è stato chiesto di scrivere un monologo, e siccome non sapevo assolutamente da che parte cominciare, sono andato nel mio bel capitolo “monologhi”, e ne ho letti un bel po’, cercando di capire cosa mi piaceva e cosa no. Così mi sono fatto un’idea, generica e superficiale per carità, ma in certe occasioni anche quelle sono utili.
Per concludere, vi consiglio di guardate a questo testo come a un libro di esempi sulle tipologie narrative, molto comodo perché consultabile come un dizionario, a seconda delle vostre necessità specifiche. Io ogni tanto mi diverto a sfogliarlo e apprendere chicche sfiziose, che possono sempre tornare utili (voi lo sapete cosa intende Joyce per “epifanie”? Io l’ho scoperto ieri). Ve lo consiglio. Lo troverete divertente.

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